C’erano milioni di pensieri nella mia testa.
Io sono uno addestrato a tenere la mente su quello che nel momento è la missione ma questa notte non riuscivo a farlo. Mentre ero sul divano e cercavo di prendere sonno mi si accavallavano milioni di pensieri ma quello che continuava a distrarmi era Misia.
Io quel giorno che passavo “casualmente” sotto casa sua non era veramente del tutto casuale.
Cosi, osservando quel magazzino ho notato due gattoni meravigliosi che stavano sul terrazzo dell’appartamento sopra. Due Maine Coon uno più bello dell’altro… Io li chiamavo durante le giornate tanto dovevo fare finta di abitare li, di essere una persona normale che vive nella sua stanza, di uno che si fuma tranquillamente una sigaretta alla finestra. Un giorno, attratto dai due gattosi, io amo i gatti, con la telecamera del telefono li stavo ingrandendo e spiando tanto quell’appartamento era praticamente quasi sempre chiuso come se non ci abitasse nessuno, quando mi appare nell’inquadratura una meraviglia di donna che esce sul terrazzo e si mette a stendere. Per poco mi cade il telefono dalle mani, uno perché non me lo aspettavo, due perché lei era veramente bella, tre perché non volevo passare per maniaco stalker. Ma lei mi è rimasta nella mente… Io nella mia confusa vita ho visto tante cose belle… per cose intendo posti, quadri, statue, scenari, boschi, piante, fiori, donne…. Insomma ogni forma di vita che trasmettesse emozione….. e lei lo era.
Le ho scritto una lettera ma non sapevo come recapitargliela perché sapevo il palazzo ma non l’interno dove abitava.
Quel pomeriggio che la trovai nei guai con quei due imbecilli stavo facendo un giro di controllo del magazzino sotto casa sua, non ero li per caso come le avevo detto. Facevo una passeggiata di controllo ma in tasca avevo la lettera che le volevo far avere. Avrei potuto trovato facilmente il suo indirizzo ma so che può sembrare follia, io volevo trovarlo senza usare i mezzi che avrei tranquillamente potuto usare. La verità era che non riuscivo a resistere all’emozione che provavo vedendola.
Ora ero sdraiato sul suo divano, lei era nell’altra stanza che dormiva…. Io ero in preda ad una confusione mentale che non mi lasciava dormire. Cosa dovevo fare? Fare finta di nulla perché sarebbe stato difficile spiegare il tutto oppure lasciarle la lettera. Dirle “ quasi” tutta la verità, raccontarle un sacco di palle, fare finta di nulla…. Un gorgo di pensieri che alla fine mi stordirono talmente tanto che mi addormentai per qualche ora.
Mi svegliai verso le 6 del mattino, dovevo andare via e anche veloce.. dovevo dare il cambio ai ragazzi che si erano fatti la notte a lavorare. Mi alzai dal divano, piano piano per non svegliare Misia che se la dormiva alla grande. Andai in cucina, mi feci un bel caffè doppio per riprendere conoscenza e preparai il caffe a lei… Orzo… io se bevo un caffè d’orzo mi cago addosso per due giorni ma lei quello beveva, quello ho trovato nella caffettiera prima di riempirla di caffè serio che aveva forse per gli ospiti… io ero un ospite e famelico di caffè nero bollente.
Dopo il caffè io non posso non fumare una sigaretta, sempre sul terrazzo con i gattosi, appena finiti i vizi della mattina, andai in camera sua in punta di piedi, le diedi un bacio leggero sulla testa, lei fece un verso di chi sente ma dorme.. le lasciai un biglietto in cucina vicino alla macchina del caffe. “ grazie Misia io non so cosa succederà ma non mi interessa in fondo… ho vissuto dei bellissimi momenti, come non succedeva da anni… qui sotto hai il mio numero di cellulare, se hai voglia di sentirmi chiama quando vuoi. Sei bella Misia… “
Uscii di casa e le lasciai nella cassetta della posta la lettera che volevo portarle, era anonima perché quando l’avevo scritta non sapevo chi fosse…
La lettera era questa ….. a questo punto non importa cosa succederà… qualcosa succederà…. E che il mondo vada dove deve.
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Ciao, forse non dovrei scriverti questa lettera… in fondo non so chi sei, quanti anni hai, che vita fai, se sei sposata, fidanzata, che tipo di persona sei...so solo dove abiti……
A questo punto credo che sia meglio farla facile, senza mettere tante inutili parole di preambolo tanto non servono mille giri di parole, renderebbero tutto ridicolo quando ridicolo potrebbe non esserlo…. Quindi ti dico le cose come mi escono dall’anima.
Tu abiti in Via Sacchio e sei la “mamma” di quella meraviglia di gattone, gattoni che stanno sempre sul terrazzo…. Io è un periodo che sono praticamente sempre in casa perché mia mamma non è stata molto bene, l’hanno operata al cuore dopo due anni di agonie ospedaliere e quindi ho molto tempo “libero” tra un momento da badante e l’altro :-). Dalla mia finestra si vede il tuo terrazzo, io abito vicino a te e passando del tempo alla finestra almeno vedo un po' di verde e di movimento, ho visto il tuo gattoso che poi ho scoperto essere due gattosi, ho visto la rete che gli hai fatto per farli stare fuori che e’ una genialata…. Credevo che i gattosi fossero la cosa più’ bella di quell’appartamento…. Ci parlo tutti i giorni, li chiamo e lui, quello rosso con la pettorina bianca che è una meraviglia di gatto, credo abbia imparato a riconoscermi….quindi per me era la cosa più bella di quell’appartamento che è quasi sempre “chiuso”… fino al giorno in cui spiando il gattoso sei spuntata tu…. In quel momento ho dovuto ricredermi su cosa fosse la “cosa” più’ bella di quell’appartamento!
Ti confesso…. Stavo guardando il micio con la fotocamera del telefono per ingrandirlo e nell’immagine sei apparsa tu che stavi stendendo la biancheria…. Per poco mi cade il telefono dalla finestra :-). La tua eleganza di movimenti è rara ai giorni d’oggi.
Quindi le cose da fare erano due….. fare finta di non averti visto e continuare a spiare il micione oppure cercare di vederti ancora…. Perché tu penserai che io sia un pazzo e forse lo sono anche ma la tua “immagine” mi è rimasta impressa nella mente e sarei un bugiardo se dicessi che non ho cercato di rivederti anche solo per capire se eri stata un’ allucinazione oppure se eri veramente decisamente bella…. Le cose belle a volte si incontrano per caso, specialmente quando non le cerchi…. Certo non e’ detto che siano “destinate” a noi ma come si fa a non apprezzarle quando le hai davanti?
La follia ti rende vivo e ti fa pensare e osare, poi quello che accade è quello che il destino ha deciso che accadesse. Sai che sono mesi che ho scritto questa lettera? Ma non ho mai avuto il “coraggio” di fartela avere oltra al fatto che non sapevo come fartela avere…..
Perché non dire quello che si prova? Al limite non ottieni nulla ma se non fosse cosi? Gli incontri non hanno regole e non per forza devono avere scopi, le emozioni nascono cosi, a volte dal nulla, quando meno te lo aspetti. Insomma ora ti lascio in pace….. se mai per caso la curiosità ti spingesse a capire chi sono il mio nr di cellulare è nascosto nella busta :-)…. magari il cellulare è troppo personale… se mi scrivessi su WhatsApp vedrei il tuo nr. di cellulare e capisco che non sapendo nemmeno chi sono possa non essere il caso….. ti lascio la mia mail, se sei curiosa scrivimi a: ********@gmail.com.
Se credi che tutto questo non sia opportuno io lo capirò e spero di non averti infastidita.
Qualcuno anni fa, cantava “ you can be Heros just for one day”… se vuoi mandarmi a “fare un giro” fallo :).
Ciao Mamma del gatto, anzi gatti più’ belli del mondo. Ah, io sono …. forse un giorno lo saprai.
(Continua )
Il Lupo