mercoledì 29 ottobre 2025

Artemisia - Parte II

 


Il tempo che passammo fronte contro fronte sembrò infinito….
Di colpo mi risvegliai da quell’oblio… “ stai meglio?” le chiesi.
Lei alzò gli occhi, mi fissò per un secondo.. “ ora va meglio”.
“Bene ragazza allora ora si mangia perché si e’ fatta una certa, come si dice a Roma e il mio stomaco inizia a fare rumori poco decenti”.
Lei sorrise. Dio come era bella quando lo faceva…il sorriso le partiva dagli occhi ma poi esplodeva in tutto il viso…. Disarmante da quanto era bella.
“ Quindi cosa abbiamo in casa per inventare una cena?” le dissi sorridendo.
“ a dire la verità io non sono una grande cuoca e spesso non ho nemmeno il tempo per provare ad esserlo”
“ Allora facciamo cosi. Io apro il frigo e guardo cosa trovo…. Sono diventato piuttosto bravo ad inventare cene dal nulla”
Aprii il frigo ma non c’era quasi nulla dentro. Del latte senza grassi, due lattine di tè senza zucchero, due zucchine che avevano già scritto ad Amnesty International per farsi salvare e due pomodori che ancora avevano una dignità.
“ Misia sei uno scandalo…. Non c’è’ nulla qui nel frigo…. Capisco voler tenere il fisico in forma ma ogni tanto mangiare ti potrebbe aiutare…. Per quanto voglio precisare che tu sia in piena forma, prima che parta una discussione infinita sul tuo modo di vivere, sul tuo o non tuo peso e sul tuo stile di NON mangiare”
Mentre le parlavo la fissavo… non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso…. Misia era magnetica, affascinante, indubbiamente bella ma c’era altro… un’ attrazione ancestrale.
Non era molto alta, direi ad occhio un metro e sessantacinque, occhi colore del muschio di bosco, un verde irradiato di marrone, decisamente affascinanti.
Fisicamente sportiva, spalle belle dritte, una vita stretta e due fianchi perfettamente in linea con le spalle…. Faceva sport, non avevo dubbi… la sua fisicità era scolpita e si vedeva anche attraverso i vestiti. Capelli lunghi neri e mossi, quasi ricci. Insomma Misia era una gran bella ragazza.
Lei mi fissò di nuovo con quello sguardo che poteva voler dire tutto…. Poteva essere lo sguardo di una missionaria e quello di una serial killer mischiati insieme cosi da confonderti. “ Io non sono quasi mai per troppi giorni in casa e se avessi un frigo pieno butterei sempre via tutto” mi disse con sguardo serio.
“ ok…” dissi.
“ Hai del peperoncino e dell’aglio? Olio non te lo chiedo nemmeno…. Spero ci sia a meno che non sia di semi di soia filtrati e ridotti al nulla visto tutto il dietetico che hai in frigo” le dissi ridendo.
“ Sai che sei proprio un po’ scemo?” mi disse ridendo e tiro’ fuori olio, aglio e peperoncino fresco.
“ok visto che fai la figa… e mi prendi pure per il culo…. La pasta la abbiamo? E se mi tiri fuori della pasta che non sia seria, tipo integrale o alla farina di marijuana o robe simili vado a cercare i tipi di oggi pomeriggio e li faccio entrare in casa a finire il lavoro.”
La gomitata nel fegato mi arrivò leggera ma cosi immediata che non me ne accorsi…. “ Misia… ma sei matta? Porca di una Eva… la prossima volta te li faccio stendere a te quei due pirla… “ Le dissi leggermente dolorante dalla botta presa…. Ben data, perfetta….. piu’ ferito nell’orgoglio che nel fisico visto che nemmeno mi sono accorto che stava arrivando.
“ Brava, bel colpo ben assestato ma solo perché ero distratto da quanto sei bella “ le dissi ridendo.
La cosa che mi faceva impazzire di lei era che diventava rossa ai complimenti pur se iniziavo a pensare, piu’ passavo il tempo con lei, che sarebbe stata capace di uccidermi con una limetta per le unghie.
“ senti se la smetti di fare il cascamorto e prepari cena credo che sia meglio visto che anche io inizio a sentire rumori strani nella pancia e per una signora non sono dignitosi “ mi disse sempre con quel maledetto sorriso sul viso.
“ ok allora tira fuori la pasta e io ti preparerò un aglio, olio, peperoncino e pomodorini che ti farà godere le papille gustative! Sai sono quasi certo che dopo che la avrai mangiata mi salterai addosso e farai l’amore con me tutta la notte” le dissi scherzando.
Misia sgranò gli occhi. “ Se io ti saltassi addosso tu ci staresti?” mi disse seria.
“Oddio Misia.. questa e’ una domanda che merita un momento di riflessione” le dissi altrettanto serio. Cadde il silenzio mentre il sugo iniziava a sfrigolare nella padella.
“lasciami fare il sugo e poi ti rispondo” le dissi mentre le mani mi iniziarono a tremare… Ora cosa le dico, pensavo dentro di me…. Dio me la mangerei ora, qui sul tavolo della cucina talmente è bella e sensuale… Sono anni che non ho una storia con una donna ma non posso farlo ora, butterei via una cosa che al momento penso sia preziosa.
Per poco non bruciavo il sugo perso nell’intensità dei miei pensieri.
“ vieni a tavola Misia. Quello che sono riuscito a rianimare dalla tua cucina pare venuto pure bene” le dissi mentre le servivo la pasta nel piatto.
Mentre mi concentravo sul sugo e sulla sua domanda di prima, non mi ero nemmeno accorto che aveva apparecchiato tavola. In modo elegante ma semplice, come piace a me…. Bei piatti e bei bicchieri. Una tovaglia violetta con tovaglioli stesso tono e pure un vasetto di fiori al centro del tavolo.
La cena fini’ in un secondo… avevamo fame…. Mangiammo in silenzio. Ogni tanto uno dei due alzava gli occhi a scrutare l’altro.
“ Sei stato bravo. Buonissima, forse la più’ buona pasta aglio e olio che mangio da anni” mi disse.
“No non farei l’amore con te ora” Le dissi di botto… mi usci dalla bocca senza che il mio cervello lo ordinasse. Lei aveva l’ultimo boccone di pasta in bocca e per poco non soffocò. La sua espressione era bellissima.. non saprei descriverla.. un misto di tutte le sensazioni ed emozioni che un corpo può esprimere. Si alzò dalla sedia, si avvicinò e mi baciò. Un bacio leggero questa volta rispetto a quelli di prima. Si giro con la sua movenza elegante e torno a sedersi.
Nuovamente il silenzio regnava sovrano nella stanza.
Lei mi fissava e inizio a parlare lentamente “ Sei il primo uomo che mi dice di no.. ti prego non capire male, non e’ che io vada in giro a proporre notti di sesso al primo che incontro e nemmeno al secondo ma che con la battuta che ti ho fatto tu avresti potuto approfittarne… davanti a quello che ti ho detto prima chiunque avrebbe provato a saltarmi addosso. Tu no. E questo mi ha spiazzato.” “L’ho assolutamente apprezzato” continuò “perché la mia era una sfida ma il tuo modo di dirmi che non lo avresti fatto mi ha incuriosito. Perché sei stato cosi deciso nel dirmi di no? “
Mi alzai e mi inginocchiai davanti a lei. Raccolsi i pensieri e le dissi “ per un attimo il mio cervello ha avuto un brivido.. Una meraviglia di donna come te che mi fa una battuta del genere? Ma ti dico la verità Misia. Indipendentemente dal fatto che ci conosciamo da poche ore anche se forse non e’ proprio cosi e un giorno ti spiegherò cosa voglio dire con questo, fare l’amore con te ora, cosi presto, sarebbe per me sprecare milioni di piccoli momenti che io e te potremmo, forse, vivere in futuro…. E io me li voglio godere quei momenti. Se mai un giorno io e te faremo l’amore sarà perché saremo stati travolti da un tornado di emozioni” “La verità Misia, quello che penso ora… tu non sei una da scopare… tu sei una da vivere dal fuori al dentro e non per una notte… Tu sei bella a 360 gradi e in modo imbarazzante.”
“ Tu sei Arte Misia “ le dissi giocando con il suo nome “ e l’arte va conosciuta, osservata ed assaporata prima di pensare di poterla possedere”.
Misia rimase in silenzio per un po', poi si sporse verso di me e mi baciò sulla fronte, con intensità.
“mi hai letteralmente stordita con quello che hai detto”. Alzò gli occhi e girò lo sguardo per la stanza. Tornò a fissarmi con quel bosco che aveva negli occhi. “ Sai credevo che al mondo non esistessero piu’ persone come te. Uomini, che non hanno paura di dire quello che sentono e sopratutto che lo provano non lo dicono per abitudine. Allora al mondo non ci sono solo maschi senza identità e sentimento.. allora esistono persone che ancora credono che un bacio o un bel momento trascorso insieme sia meglio di una scopata di una notte.”
Ci fissammo negli occhi, non mi accorsi nemmeno che le stavo tenendo le mani….
Misia era questo…. Emozione stordente allo stato puro.

(Continua...)

Il Lupo








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