mercoledì 7 ottobre 2015

Lettera di Capriolo Zoppo, Capo Indiano










Ho sempre amato la filosofia degli Indiani d'America, i Pellerossa... Fin da bambino... gli altri facevano il cow-boy.. beh io ero l'indiano che li prendeva per il culo... Non ricordo precisamente che film ho visto da bimbo dove un Pellerossa faceva, non come al solito la parte del cattivo ( non mi spreco a commentare che cosa i "bravi" cowboy hanno fatto a quelle meravigliose popolazioni!!) ma la parte del buono... non riesco a ricordare nemmeno di preciso se fosse un film oppure un telefilm.. ma ricordo ancora il viso buono di quel Pellerossa... li, dopo quel film  ho iniziato a tenere per loro ! 

Crescendo ho imparato ad apprezzare sempre di più i Pellerossa, gli Indiani come li fini per marchiare uno dei più' grandi errori fatti nella storia della navigazione d'esplorazione. 
Iniziai  a "capirli" sempre di più ed in modo semplice, nel senso che non mi sono minimamente sforzato di capire perché già avevo le basi in me, perché semplici sono le loro parole e i loro pensieri... semplice perché in fondo i miei pensieri sono i loro... 

In fondo sono stati i miei primi amici umani... e io da Lupo sono diventato loro compagno e spirito guida... c'e' stato un immenso scambio di vita ed energie tra noi lupi e i Pellerossa. 
Noi lui li scortavamo in battaglia e durante la caccia, facevamo loro compagnia... e una volta che uno di noi moriva veniva onorato e diventava un copricapo o qualsiasi altro oggetto utile per la battaglia o per la vita di tutti i giorni.. li accompagnavamo anche da morti... Era un grande legame... Ma basta parlare di Lupi, torniamo agli amici Rossi :-) 

Il pensiero pellerossa si può' trovare qui sotto, in questo pensiero del grande capo Toro Seduto : 



Per noi i guerrieri 
non sono quello che voi intendete.

Il guerriero non è chi combatte,
perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro.

Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso
per il bene degli altri.

E’ suo compito occuparsi degli anziani,
degli indifesi,
di chi non può provvedere a se stesso
e soprattutto dei bambini,
… il futuro dell’umanità.

Toro Seduto 


Una delle cose che mi ha sempre affascinato nella cultura Pellerossa, oltre al loro pensiero di base,  sono i simboli che utilizzavano per proteggere, comunicare.. esaltare.... rimarcare il "potere" ... uno su tutti questi simboli è L'acchiappasogni... 

simboli indiani acchiappa sogniQuesto simbolo veniva creato a mano e appeso vicino alla culla di un neonato perché lo proteggesse dalla magia nera e dagli spiriti maligni. Durante la notte queste maligne forme di energia  rimanevano impigliate nella ragnatela per sciogliersi alla luce del sole.
I pensieri e i sogni positivi invece, passando dal foro centrale della ragnatela potevano raggiungere la persona che dormiva sotto regalando pace ed energie positive, punti importanti per la corretta crescita spirituale della persona protetta da questo amuleto. 




C'e' una lettera scritta dal Capo Indiano Seathl (ndr: qualcuno sostiene che la scrisse Capriolo Zoppo, Capo anche lui... magari sono la stessa persona!), nel 1885 ed indirizzata al Presidente USA Franklin Pearce che chiedeva di acquistare le terre dei Pellerossa.
Questa lettera riassume ( ndr: Oddio riassume.... non finisce più.... ma non erano taciturni i Pellerossa? Quanto parla questo...??)  in modo perfetto la filosofia di quel popolo e il loro sacro rispetto per la natura e per  tutto quello che ne fa parte... eccola qui sotto : 






"ll grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra. Il grande Capo ci manda anche espressioni di amicizia e di buona volontà. Ciò è gentile da parte sua poiché sappiamo che egli non ha bisogno della nostra amicizia in cambio. Noi considereremo questa offerta, perché sappiamo che se non venderemo l’uomo bianco potrebbe venire con i fucili e prendere la nostra terra. Quello che dice il Capo Seathl il grande Capo di Washington può considerarlo sicuro, come i nostri fratelli bianchi possono considerare sicuro il ritorno delle stagioni. Le mie parole sono come le stelle e non tramontano. 
Ma come potete comprare o vendere il cielo ed il calore della terra?

Questa idea è strana per noi. Se noi non possediamo la freschezza dell’aria e lo scintillio dell’acqua come puoi tu comprarle? Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino, ogni radura, ogni velo di nebbia in mezzo ai boschi oscuri, ogni goccia di rugiada, sono sacri nella memoria e nell’esperienza del mio popolo. La linfa che scorre negli alberi porta la memoria del mio popolo, mentre i morti dell’uomo bianco dimenticano la terra della loro nascita quando vanno a camminare fra le stelle. I nostri morti non dimenticano mai questa bella terra perché noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi. I fiori profumati sono le nostre sorelle, ed il cervo, il cavallo e la grande aquila sono i nostri fratelli. Le cime rocciose, le essenze dei prati, il colore del corpo del cavallo e l’uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia. Perciò, quando il Grande capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra ci chiede troppo.

Egli ci manda a dire che ci riserverà un luogo dove potremo vivere comodamente per conto nostro. Dice che lui sarà per noi come un padre e che noi saremo i suoi figli. Perciò noi prendiamo in considerazione la sua offerta, ma non sarà facile accettarla perché la terra ci è sacra. L’acqua pura e scintillante dei nostri torrenti e dei nostri fiumi non è soltanto acqua per noi, ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi saremo costretti a vendervi la terra voi dovrete ricordare ed insegnare ai vostri figli che essa è sacra e che ogni riflesso nell’acqua limpida dei nostri laghi parla di eventi e memorie della vita del mio popolo. Il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli che estinguono la nostra sete. I fiumi portano le nostre canoe ed i loro pesci nutrono i nostri bambini. Se vi venderemo la nostra terra, voi dovrete ricordare ed insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri e vostri fratelli e dovrete perciò trattare i fiumi con la gentilezza e l’amore con cui trattate i vostri fratelli. L’uomo rosso si è sempre ritirato di fronte all’avanzata dell’uomo bianco, come la rugiada sulle montagne si ritira davanti al sole del mattino.

Noi sappiamo che l’uomo bianco non capisce i nostri pensieri ed il nostro modo di vivere.
Per lui un pezzo di terra è uguale ad un altro, poiché lui è uno straniero che vive di notte e prende dalla terra tutto ciò che vuole. La terra non è sua sorella ma sua nemica e quando l’ha conquistata egli continua la sua strada. Lascia dietro di se la tomba di suo padre e non se ne cura, così come dimentica il luogo di nascita dei suoi figli. Egli tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come cose che si possono comperare, usare, vendere come pecore. Il suo stolto appetito divorerà la terra e lascerà dietro di sé solo un deserto. Le nostre maniere sono diverse dalle vostre. La vita nelle vostre città urta con la nostra sensibilità: non vi è alcun posto quieto nella città dell’uomo bianco, nessun luogo in cui sentir vivere la natura. Io sono un uomo rosso e non riesco a capire: il rumore delle vostre città ferisce le nostre orecchie. Come può vivere sereno un uomo che non può ascoltare il grido solitario del succiacapre, lo stormire delle foglie in primavera o il gracidare delle rane intorno agli stagni di notte? L’indiano preferisce i suoni smorzati del vento che muove le foglie nel bosco, e anche l’odore stesso del vento pulito dalla pioggia e profumato dai pini.
Per l’uomo rosso l’aria è preziosa perché tutti gli esseri viventi dividono la stessa aria, lo stesso respiro.
L’aria è un aspetto delle spirito che ci fa vivere. Il vento che ha permesso il primo respiro ai nostri antenati è anche quello che riceve il nostro ultimo respiro. L’uomo bianco non sembra però accorgersi dell’aria che respira e, come un uomo da molti giorni in agonia, egli è insensibile alla puzza. Se noi vi venderemo la nostra terra, poi dovrete tenerla come sacra, considerarla un luogo dove l’uomo può gustare il vento fra i fiori e gli arbusti del bosco. L’uomo bianco dovrà trattare gli animali e tutti gli esseri viventi di questa terra come fratelli. Noi non conosciamo altro modo di vivere. Abbiamo visto migliaia di bisonti imputridire nella prateria, abbattuti e lasciati lì dall’uomo bianco che gli aveva sparato dal treno che passava. Noi non comprendiamo come un cavallo di ferro sbuffante possa essere più importante dei bisonti che noi uccidiamo solo per vivere. Che cosa è l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali sparissero, l’uomo morirebbe in una grande solitudine di spirito poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade all’uomo: tutte le cose sono legate fra di loro. Dovete insegnare ai vostri figli che la terra sotto i loro piedi contiene la cenere dei nostri antenati.

Dite ai vostri figli che la terra è ricca per la vita dei nostri antenati che l’hanno amata. Insegnate ai vostri figli, come noi l’abbiamo insegnato ai nostri, che la terra è la nostra madre. Tutto ciò che è buono proviene dalla terra ed arriva ai figli della terra. Qualunque cosa viene fatta alla terra, la stessa cosa succede ai figli della terra: se l’uomo sputa sulla terra egli sputa sopra se stesso. Noi conosciamo queste cose: sappiamo che la terra non appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono legate fra di loro, tutto ciò che si fa per la terra lo si fa per i suoi figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita, egli ne è soltanto un filo. Tutto quello che fa alla terra lo fa a se stesso. Tutte le cose sono collegate fra di loro come il sangue che unisce una famiglia. Ma noi considereremo la vostra offerta di andare nella riserva che avete stabilito per il mio popolo. Noi vivremo per conto nostro e in pace. I nostri figli hanno visto i loro padri umiliati nella sconfitta, i nostri guerrieri hanno provato la vergogna e, dopo la sconfitta, essi passano la giornata nell’ozio e contaminano i loro corpi con cibi dolci e bevande forti. Importa poco dove noi passeremo il resto dei nostri giorni: essi non saranno molti.

Ancora pochi inverni e nessuno dei figli delle grandi tribù che una volta vivevano sulla terra, e che percorrevano in piccole bande i boschi, rimarrà per piangere le tombe di un popolo una volta potente e pieno di speranze come il nostro. Ma perché dovrei piangere la scomparsa del mio popolo? Le tribù sono fatte di uomini:niente di più. Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Anche l’uomo bianco, con il quale il Buon Dio si accompagna e parla da amico, non può essere dispensato dal destino comune. Prima di tutto, forse, noi siamo fratelli. Noi lo vorremmo volentieri. Formiamo una grande fratellanza con tutte le cose. Noi sappiamo una cosa che l’uomo bianco dovrà conoscere un giorno: il nostro Dio è il suo stesso Dio. Può darsi che ora voi pensiate di possedere Dio, come desiderate possedere la nostra terra, ma voi non potete possederlo. Egli è il Dio dell’uomo e la sua compassione è uguale per l’uomo rosso come per l’uomo bianco. La terra è preziosa a Lui e nuocere alla terra è pura ignoranza. Fare male alla terra significa disprezzare il suo Creatore.

L’uomo bianco, se continua a nuocere alla terra, si distruggerà da solo.
Continuate a contaminare il vostro letto e verrà una notte che rimarrete soffocati dai vostri stessi rifiuti. Ma se voi perirete sarà solamente per il volere di Dio che vi portò su questa terra e che, per un qualche scopo, vi diede il dominio sulla terra e sull’uomo rosso. Questo destino è un mistero per noi. Quando i bisonti saranno stati tutti massacrati ed i cavalli selvaggi tutti domati, quando tutti gli angoli della foresta saranno invasi dall’odore di molti uomini e la vista delle verdi e boscose colline sarà rovinata dai fili che parlano, allora l’uomo si chiederà: dove sono gli alberi ed i cespugli? Non ci sono più. Dov’è l’acqua? Non c’è più.L’inizio della sopravvivenza, la fine della vita." 


Il Lupo


16 commenti:

  1. WOW. WOW. WOW.
    Letto tutto in un fiato!!!!
    Quanta saggezza e quanta lungimiranza nelle parole di questo Capo Seathl.
    Certo che, se sapesse come è ridotta male l'umanità, si rigirerebbe nella tomba!!!!
    Quindi tenevi per gli Indiani .... chissà perché non sono affatto sorpresa!

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    1. Oggi ti meriti una dolce risposta, così GiusI e’ contenta e mi manda altra torta..... che alla fine e’ stata quella che mi ha fatto guarire :-)... Quindi oggi Topetta ti porgo la zampa in segno di pace ( solo oggi topetta... stai attenta domani xche ho giusto un paio di amici che domani vengono a casa e un bel risottino alla Topetta sono certo che lo gradirebbero ;-) )... dicevo .... Che oggi ti tratto bene... e grazie per il commento.... cavoli l’hai letta tutta veramente.. non finisce più ... complimenti... questo e’ attaccamento alla Terra dei Manari :-)..
      Si tenevo agli indiani.... so che penserai che ti prenda per il culo ma il mio istruttore in palestra (quando avevo 20 anni ci andavo spesso ) ... beh il mio istruttore.... cavoli non ricordo il nome.. cioè’... lui si chiamava Gilbert ma era figlio di una Pellerossa Squaw.... A parte che era una meraviglia di ragazzo e detto da un uomo... fidati che lo era..... ma aveva una sensibilità che era a mio parere innata... nel DNA... Non posso non amare un popolo così FIERO, così fuso con il mondo che lo circondava.... non a caso sterminato.... Sono felice che tu non sia sorpresa..... inizi a conoscermi un po’ troppo..... ;)

      un bacio

      Il Lupo

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    2. Come lo scrivi tu sembra il nome che viene pronunciato da un Indiano .... giusi con la i... mi piace......io come Alzata con pugno wow faccio miracoli allora
      ....

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    3. E’ una i... maiusola (I)... Quindi Gius(I) ;-)... Tu mi fai sempre sorridere Gius(I)... sei una meraviglia.. e quella padella che ho visto oggi è, come direbbe Malgioglio... DIVINA..... :-)

      Un bacio
      Il Lupo

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    4. Certo che l'ho letta tutta, sei stupito? Io non mi sono persa neppure una riga di ciò che hai scritto.
      Altro che attaccamento alla Terra dei Mannari, quasi quasi la Terra dei Mannari sono io ..... ahahahaahahha!
      Quando mai io ti prendo per il culo? Non se parliamo seriamente. Non l'ho mai fatto una volta in dodici anni, vuoi che cominci ora? Gilbert ... forte!!!
      Conoscerti un po' troppo? Ahahahahha, suvvia, Ricky .......

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  2. Che dire ...... era scontato fossi così attratto da questo grande Popolo ....da Balla coi Lupi a Vento di passioni.......post icredibile anche questo .. buona dolce giornata
    un abbraccio

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    1. Giusi/Alzata con Pugno ...... Balla coi Lupi, splendido ..... Vento di Passioni, meraviglia!!!
      Senti, ma guardiamo gli stessi film, io e te?

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    2. si Thelma !!! :)).... affinità elettive

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  3. 1885 la lettera ... una chiara visione del presente ... incredibile ...<3

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  4. Ciao Lupo, sei grande te l'0ho già detto??????
    Struggente questo post. Struggente e profondo.
    Due visioni diverse della vita e della terra. Una saggia e forte, l'altra intererssata e basta. E si sa cchi ha vinto infine.
    Mi dispiace ma... Io sto con gli indiani!
    Bacio (ma solo se sei guarito :))))

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    1. Pat tu mi stai diventando una Groupie :-)... inizioad adorarti... veramente... perché sento la tua sincerità.... no non me lo avevi mai detto ed e’ da oggi pom quando l’ho letto che gongolo ;-)..... Scherzi a parte (non scherzavo per nulla gongolo.... guarda come gongolo... con il Twist ) sei troppo carina.... Non sono più infettivo.... me lo dai come si deve sto bacio o no? ;-)

      Un abbraccio stretto....

      Il Lupo

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    2. Una cosa? Che è una Groupie, Ricky?

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    3. Cancellato perchè era scritto in ostrogoto... :)))
      Doveva essere scritto così, mA....

      Squitty,,, da wikipedia le fan sfegatate!!!!! Delle rockstar però, non dei lupi mannari... :)))

      Lupo :*) :*) :*)

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  5. Cosa dire....scrivere la verità di quel che è successo.
    È troppo tardi per l'umanità

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    1. Mark, benvenuto :-)
      Hai ragione sul fatto che è tardi per certi versi.. per i Pellerossa di sicuro purtroppo.. ma per noi, che sentiamo.... e tu senti altrimenti non saresti qui e non avresti “perso tempo” a commentare.. dicevo... per noi non e’ ancora troppo tardi.... forse non lo e’ ancora... non saremmo qui, non credi?

      E’ un piacere averti qui.... quando vuoi e’ casa tua..


      Ciap
      Il Lupo

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  6. Troppo tardi forse no, se non aspettiamo troppo, Lupo. Stiamo andando alla deriva riguardo all'uso smodato del nostro territorio. Della terra intera e pure del mare.
    Non esiste più o è molto labile in troppi il legame materno che ci lega alla terra. C'è. E' scontato che ci sar sempre. Sbagliato! Se continuiamo su questa strada finirà. Magari non prima di noi ma delle generazioni future sì.

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Grazie
Il Lupo

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